Oscillazioni semplici

Il consiglio iniziale è quello di realizzare la seguente esperienza all’aperto, almeno le prime volte; poi potrete ripeterla in locali chiusi e notare le eventuali differenze nella visione.

La posizione di partenza è in piedi, con le gambe leggermente divaricate e le ginocchia sbloccate, in modo che gli arti inferiori non siano completamente distesi; le braccia sono rilassate lungo i fianchi e la testa in equilibrio sulle spalle; gli occhi sono aperti.

Iniziate a ruotare la testa, lentamente, da destra a sinistra e viceversa, lasciando scorrere lo sguardo su tutto ciò che avete di fronte ed intorno a voi, senza fissare nulla; armonizzate il vostro respiro con il movimento della testa e del collo, ricordatevi di sbattere le palpebre naturalmente, evitando di tenere gli occhi spalancati, e lasciate che le braccia ed il tronco seguano, eventualmente, in modo rilassato, il movimento della testa ed amplifichino di poco la rotazione.

Proseguite questa esperienza per una decina di minuti, mantenendo uno stato di “osservazione” esterna e distaccata a tutto ciò che accade dentro di voi; il respiro che diventa regolare col passare del tempo, gli occhi che si chiudono e si aprono delicatamente, la muscolatura del collo e delle spalle che si rilassa ad ogni rotazione, i pensieri che si placano… le immagini che ricevete dal mondo esterno che diventano più nitide quanto più si determina dentro di voi uno stato di rilassamento che coincide con l’acquisizione di un punto di vista sempre più esterno.

A questo punto provate a spostare le vostre unità di attenzione, il punto di vista da cui state osservando le immagini di fronte a voi, più all’interno della scatola cranica (è più facile farlo che spiegarlo a parole), verso la corteccia cerebrale occipitale, dove è ubicata la corteccia visiva, la sede delle immagini che registriamo provenienti dal mondo esterno, e provate ad osservare disinteressatamente da li il mondo all’esterno, mentre proseguite nelle oscillazioni; potrete notare che diventa ora possibile immaginare che non siate voi a muovervi, ma sia il mondo che, come un enorme schermo panoramico curvo, stia scivolando davanti a voi nella direzione opposta a quella della vostra oscillazione… e come questo sottolinei, e contribuisca a determinare, lo stato di rilassamento mentale raggiunto con l’esperienza e contemporaneamente come le immagini esterne vi giungano più nitide e definite di prima.

Concludete l’esperienza con qualche minuto di palming in cui potrete “osservare” cosa è cambiato in voi e comprendere ciò che avete fatto per riuscire a determinare il risultato stesso.